[Estratto] Come formulare i tuoi obiettivi in modo efficace

La maggior parte delle persone ha scopi e obiettivi, cose che cerca di fare o di raggiungere, ma delle quali dopo un po’ si dimentica o si annoia o abbandona, perché non è riuscita a raggiungere il risultato sperato. Per aumentare le probabilità di successo, la PNL ha studiato dei precisi criteri, alcune condizioni di “buona formazione” che, se rispettate, trasformano un obiettivo qualsiasi in un obiettivo più facilmente raggiungibile. Eccole qui!

1. IL RISULTATO DESIDERATO DEVE ESSERE ESPRESSO IN TERMINI AFFERMATIVI

Molte persone esprimono i propri obiettivi in termini negativi: “Non voglio più fumare”, “Non voglio sentirmi nervoso quando parlo in pubblico”, “Non voglio preoccuparmi del futuro.” C’è tuttavia un problema legato a questo modo di pensare, dovuto al particolare funzionamento della nostra mente. Quando utilizziamo delle formulazioni per negazione, finiamo per concentrarci su ciò che non vogliamo, cosa che sortisce l’effetto opposto di quello voluto. Se qualcuno vi dice “Non pensare a una chitarra”, l’unico modo per ricordare di non pensarci è proprio pensarci. Dovete portare alla mente la chitarra e poi cancellarla. Per questo la PNL insiste sul fatto che tutti i risultati desiderati siano espressi in termini affermativi. Dunque “Non voglio sentirmi nervoso quando faccio presentazioni” viene trasformato in “Voglio sentirmi sicuro di me quando faccio presentazioni”: una formulazione su cui la mente può concentrarsi senza distrazioni. Può sembrare un semplice gioco di parole, ma formulare i risultati desiderati in termini positivi è un passo cruciale per realizzarli.

2. DEVE ESSERE SOTTOPOSTO AL VOSTRO CONTROLLO

È essenziale che il risultato desiderato sia sottoposto al vostro controllo. Se richiede che altre persone facciano certe cose, o che non ne facciano altre, non è un risultato desiderato accettabile in termini di PNL. Il problema di un risultato come “Voglio che mia figlia vada bene all’università” è che non è totalmente sottoposto al vostro controllo: dipende dalle azioni della figlia. “Voglio fornire tutti i materiali e il sostegno necessario perché mia figlia studi”, o “Aiuterò mia figlia in tutti i modi possibili” sono entrambi risultati ben formati in questo senso. L’essenza di questo requisito, come la esprimono Steve e Connira e Andreas in Heart of the Mind, è che “l’obiettivo è formulato in un modo che implica che sarete voi stessi a realizzarlo, indipendentemente da quello che fanno le altre persone”.

3. DEVE ESSERE IL PIÙ SPECIFICO POSSIBILE

Molti risultati desiderati sono vaghi e nebulosi, come “Voglio fare qualcosa di interessante” o “Voglio essere ricco”. La PNL richiede che i risultati desiderati siano definiti con un linguaggio specifico e basato sui sensi: in termini cioè di cose che si possono vedere, udire e percepire. Quando raffiniamo un risultato desiderato chiarendo i dettagli, il tutto diviene più vivido e reale. Più specifici siamo, meno è probabile che ci ritroviamo alla fine con qualcosa di indesiderato. Volete essere ricchi? Quanto ricchi, specificamente? Volete fare qualcosa di interessante? Cosa, esattamente? Se state aiutando una persona alle prese con i suoi risultati desiderati e quella dice di volere un nuovo lavoro, potreste chiedere: “Che tipo di lavoro? Uno qualsiasi o uno specifico? Che tipo di lavoro ti piacerebbe fare? Vuoi lavorare da solo o come parte di un team? Che orari di lavoro ti piacerebbe fare?”. In questo modo si continua a restringere il campo fino ad arrivare a una descrizione basata sui sensi. In presenza di un risultato desiderato più vasto, potrebbe essere necessario suddividerlo in una serie di risultati più piccoli e gestibili. Nell’esempio di trovare un nuovo lavoro, ci possono essere altre azioni da compiere prima, come studiare e formarsi, comprare un vestito, superare un esame, creare i contatti con la gente giusta e via dicendo. Se in qualsiasi momento si rimane bloccati, la domanda “Cosa ti impedisce di avere questo risultato?” sarà utile per renderlo chiaro e specifico. Risultati desiderati troppo piccoli o che sembrano irrilevanti potrebbero non essere abbastanza motivanti. Se è questo il caso, può essere necessario passare a un risultato di un livello sovraordinato e più generale, un “meta-risultato”. Il risultato “pulire la macchina una volta alla settimana” può sembrare da poco, ma se è collegato a “mantenere in buone condizioni la macchina così da poterla vendere al prezzo più alto” apparirà molto più valido.

4. DEVE AVERE UNA PROCEDURA DI VERIFICA BASATA SUI SENSI

Questo criterio di buona formazione è collegato al precedente. Una volta definito il risultato nel modo più specifico possibile, è necessario avere pronta anche una procedura di verifica basata sui sensi. Nel caso lavoraste con un’altra persona le potreste chiedere: “Come saprai di aver realizzato il risultato desiderato?”, aspettandovi una risposta in termini di ciò che la persona vedrebbe, udrebbe, percepirebbe, gusterebbe o odorerebbe. Questo grado di specificità è necessario perché le persone spesso impiegano procedure di verifica astratte: come per molte altre cose, a contare sono i dettagli. Immaginare di avere già ottenuto il risultato può essere un modo utile di chiarire la procedura di verifica. Poniamo che vogliate essere un team manager efficace. Quando avrete raggiunto il vostro risultato, cosa vedrete attorno a voi? Come saranno i volti di ciascuno dei membri del team? Che tipo di cose si diranno l’un l’altro e diranno a voi? Cosa direte loro? Che sensazioni avrete come team manager efficace? Cosa vedrebbe, sentirebbe e percepirebbe un osservatore esterno in quella situazione?

5. BISOGNA CONSIDERARE IL CONTESTO

È anche essenziale considerare dove, quando e con chi si desidera il risultato. Riguarda la vita nella sua totalità o solo un suo aspetto? Un risultato che va bene in un contesto potrebbe non essere ottimale in un altro. Una persona potrebbe desiderare più sfide al lavoro, ma più tranquillità a casa. Se una persona vuole essere onesta e diretta, vuole esserlo in tutte le situazioni? Con il proprio capo? Con il partner? Sempre? Sembra un’ottima ricetta per creare conflitti. Forse il contesto in cui il comportamento dovrà operare va specificato in modo più chiaro. Lo stesso vale per le persone coinvolte. Una domanda utile è “In quali occasioni non desidero questo risultato?”. Questo permetterà di stabilire confini appropriati.

6. BISOGNA AVERE ACCESSO ALLE RISORSE NECESSARIE

Uno degli obiettivi della PNL è quello di sostenere le persone nel passaggio dal loro “stato presente” a uno “stato desiderato”. Per farlo solitamente hanno bisogno di “risorse”. Queste possono essere interiori (abilità, conoscenze, comprensione, coraggio etc.) oppure esterne (denaro, contatti o equipaggiamento). Se, per esempio, il risultato desiderato fosse quello di correre una maratona, che risorse ha la persona, cosa può già fare? Magari corre regolarmente 15 chilometri. Ha calzature di qualità che possono supportarla nella corsa. Ha un amico che vuole correre a sua volta, e con il quale allenarsi. E via dicendo. Che risorse le mancano? Be’, non hai mai fatto 40 chilometri di corsa. Ma due anni prima ha fatto una camminata di 60, e la sicurezza così acquisita si può trasferire a supporto del prossimo risultato desiderato. La persona non sa abbastanza sulla ricarica di carboidrati che dovrebbe aiutarla a mantenere le energie, e deve scoprire di più a riguardo. Lo scopo di questo criterio è fare in modo che la persona valuti in modo realistico se ha già o può ottenere le risorse necessarie per realizzare il risultato.

7. DEVE CONSERVARE EVENTUALI VANTAGGI E BENEFICI PREESISTENTI

Molte persone sono motivate e dedite a realizzare un risultato, eppure non ce la fanno o si arrendono. Spesso questo accade perché i comportamenti da cambiare prevedono anche dei benefici che andrebbero perduti se il risultato venisse raggiunto. In PNL questi benefici sono conosciuti come “effetti collaterali positivi” o “vantaggi secondari”. Le persone che bevono troppo caffè, ad esempio, o quelle che sono sempre in ritardo agli incontri, ricavano qualcosa di positivo da questi comportamenti, altrimenti cesserebbero di esibirli. Potrebbe essere l’energia della caffeina in un caso, e il desiderio di sfruttare al massimo il tempo nell’altro. Ma non esistono risposte standard: i benefici secondari sono specifici per ogni singola persona e situazione. A volte questi aspetti “positivi” di comportamenti “negativi” non sono ovvi, ma è essenziale tenerne conto perché il risultato desiderato possa realizzarsi. Una volta che si è presa coscienza di questi effetti secondari positivi, si può arrivare alla conclusione che non sono più validi. Se, ad esempio, avete cominciato a fumare a quattordici anni per essere come il vostro gruppo di amici, potreste non sentirne più il bisogno ora che avete trent’anni. Se si vuole invece conservare il vantaggio secondario, il nuovo comportamento deve a sua volta produrlo, oppure si deve pianificare di soddisfare quel bisogno in altri modi, magari creando nuovi risultati desiderati associati. Se non prendete in mano la situazione, questi bisogni insoddisfatti possono sabotare i vostri progressi.

8. BISOGNA CONTROLLARE CHE SIA ECOLOGICAMENTE SOSTENIBILE

La PNL pone grande importanza sulla “ecologia”, sul prendere in considerazione gli effetti di qualsiasi cambiamento sul sistema più ampio di cui la persona fa parte. Ciascun risultato che scegliamo e raggiungiamo, per quanto piccolo sia, creerà degli effetti che si riverbereranno sul mondo che ci circonda e le persone che lo abitano. Se siete un manager e profondete molta energia nel lavorare su un grosso progetto, avrete meno tempo da dedicare al vostro staff (e alla vostra famiglia e ai vostri amici). Potreste dover sospendere per qualche tempo i vostri interessi e i vostri hobby. Potreste non avere più tempo per andare in palestra, e la vostra salute e forma fisica potrebbero risentirne. L’ecologia riguarda le conseguenze per il sistema nella sua interezza. E questa condizione di buona formazione richiede di pensare attentamente e profondamente ai vantaggi e agli svantaggi che derivano da qualsiasi azione prescelta. Volete il risultato a qualsiasi costo? Magari volete essere più qualificati per migliorare le vostre prospettive di carriera. Siete pronti a trascorrere sei anni a studiare presso un’università a distanza e a investire migliaia di euro ogni anno per farlo? Il denaro è un fattore che pochi di noi possono ignorare quando si tratta di accertarsi che un risultato desiderato sia ben formato. Quanto costerà realizzarlo? Che impatto avrà su come impieghiamo le nostre entrate? Ne vale la pena? E il risultato desiderato, si adatta al vostro senso della persona che siete, a ciò che è importante per voi? Alcuni risultati possono letteralmente cambiare il modo in cui pensiamo a noi stessi. Questo vi porta nella direzione desiderata? Vi avvicina o no a essere la persona che volete essere?

Ci sono quattro classiche domande di PNL che trattano le questioni ecologiche fondamentali:

  • Cosa succederà se raggiungi questo risultato?
  • Cosa non succederà se raggiungi questo risultato?
  • Cosa succederà se non raggiungi questo risultato?
  • Cosa non succederà se non raggiungi questo risultato?

9. BISOGNA DEFINIRE IL PRIMO PASSO DA COMPIERE

Trasformare un risultato desiderato in realtà richiede di agire. Come recita un antico proverbio, “anche il più lungo dei viaggi comincia con un singolo passo”. Definire quel primo passo è la parte finale e importantissima del processo per avere un obiettivo ben formato. Se si salta questa fase, probabilmente non si procederà poi nemmeno a fare il resto. Ancora una volta, siate specifici: cosa farete precisamente, e quando lo farete?