Al giorno d’oggi, sembra quasi superfluo sottolineare il fatto che gli sportivi dovrebbero impiegare la stessa energia “fisica e mentale” sia nella preparazione che nell’evento agonistico vero e proprio. D’altra parte, l’importanza della preparazione è stata comunemente accettata solo di recente. Ancora oggi, alcuni sportivi pensano che la preparazione richieda solamente un riscaldamento fisico e, per sentirsi più sicuri, un po’ di preparazione psicologica. Altri, tuttavia, sono ben consapevoli dei pericoli di questo approccio limitato.
È sempre facile essere concentrati e “pronti” alla sfida quando si viene dati per perdenti, ma la vera arte del professionismo sta nell’eseguire una buona performance quando ci si aspetta che abbiate successo – questo distingue i veri campioni.
Phil de Glanville [giocatore di rugby, G.B., n.d.r.]
Terry Orlick mostra l’equilibrio dei fattori chiave in un modo interessante:
Performance =
Preparazione Fisica +
Abilità Tecnica +
Preparazione Psicologica
Potrebbe sembrare strano, ma è necessario creare anche delle strategie di preparazione efficaci. Per poterlo fare, cominciate ponendovi queste domande:
- Qual è il risultato che desidero raggiungere, attraverso la preparazione? (cfr. capitolo 6, “Sviluppare obiettivi positivi”)
- Cosa dice questo risultato di me in quanto sportivo, delle mie convinzioni, dei miei punti di forza, delle mie debolezze, ecc?
- Come saprò di aver raggiunto quel risultato?
- Su quali specifiche tecniche voglio lavorare nell’ambito della mia preparazione? Ad esempio associazione/dissociazione, ancoraggi, ecc.
- Dovrei tenere una lista scritta dei miei risultati e dei miei progressi? Se sì, questa lista dovrebbe essere aggiornata periodicamente.
- Come mi ricompenserò, quando la mia preparazione avrà ottenuto il risultato previsto?