[PNL e sport] Riscaldarsi mentalmente

Al giorno d’oggi, la maggior parte delle persone che praticano sport, anche solo per divertimento, eseguono esercizi di riscaldamento prima di iniziare. Può trattarsi di un approccio abbastanza sofisticato, oppure semplicemente di alcune flessioni sulle ginocchia o di qualche esercizio di stretching. Ma anche chi non esegue affatto il riscaldamento sa, però, che dovrebbe farlo, a tal punto è giunto il livello di informazione riguardo ai benefici che si ottengono da questa attività. Alcuni vanno oltre ed effettuano anche un raffreddamento. Questa è una novità per chi fa sport occasionalmente, ma i professionisti la considerano sempre più importante. I Leicester Tigers, quando Bob Dwyer era il loro allenatore, divennero famosi perché, indipendentemente dalla vittoria o dalla sconfitta, eseguivano, immediatamente dopo la partita, un’elaborata serie di esercizi di raffreddamento.

I benefici del riscaldamento sono ben noti. Preparare e predisporre il corpo a ciò che seguirà è essenziale per assicurarsi un buon livello di performance sin dall’inizio. Anche la riduzione delle lesioni, che si determina grazie a un riscaldamento efficace è, ovviamente, un fattore importante.

Analoghe considerazioni riguardano il riscaldamento mentale. In uno sport individuale è di vitale importanza essere concentrati, pronti a dare il meglio fin dall’inizio, sapendo cosa si sta cercando di ottenere. Se state lavorando su un aspetto particolare del gioco, l’attenzione va posta su come pianificate le vostre attività. Molti sportivi sostengono che si debba “sistemare la testa” prima di competere. Allo stesso modo, dopo aver perso una partita o una gara, contro le proprie aspettative, affermano spesso che quel giorno nonerano lì, o che non erano riusciti a focalizzarsi o a concentrarsi, oppure che continuavano a permettere ad altre questioni e ad altri problemi di affiorare nella loro mente.

Sally Gunnel definisce questo processo “emettere vibrazioni positive e sopprimere quelle negative”. L’atleta fa anche uso di affermazioni, nel suo riscaldamento mentale. Quando vinse il Campionato Mondiale [di atletica, n.d.r.] nel 1993 [nei 400 metri ad ostacoli, n.d.r.], era così concentrata e preparata che non si accorse di aver vinto, perché non vedeva altro che ciò su cui era focalizzata.
(Fonte: programma televisivo Equinox.)

È altrettanto essenziale che il riscaldamento mentale abbia luogo negli sport di squadra. Se una persona non è preparata quanto le altre, ciò può influire sulle performance dell’intera squadra. Peggio ancora, può crearsi un certo attrito, che a sua volta può causare malumori prolungati nel tempo.